Qualcuno ha scritto: “C’è un tempo per vivere e un tempo per morire” ma la vita è un bene prezioso e non può essere spezzata inutilmente da pazze ambizioni politiche e di potere.
Questo, purtroppo, capitò nella campagna di Russia (1941-43) dove migliaia di uomini, per lo più alpini, stremati dalla fame, dal freddo, dal fuoco nemico, furono accerchiati e decimati, insanguinando le interminabili piste, lasciando al bordo di queste, amici, padri e fratelli.
Questo spettacolo è per non dimenticare tanti eroismi e tanta umanità.
Per testimoniare che l’estremo sacrificio di quella gioventù non è stato vano, e che ancor oggi debba essere esempio e deterrente per qualsiasi guerra e alimento di pace.